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Olivaggia, dalla tradizione dell’oliva taggiasca all’impegno sociale

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Incontra Fabio, titolare del frantoio ligure Olivaggia.

Fabio, ci racconti le origini della sua azienda, e come è nato il progetto di Olivaggia.
Olivaggia nasce nel 1945 dalla mano e dalla mente del mio bis nonno, sulla riviera ligure di Ponente - esattamente a Taggia - la patria dell’oliva taggiasca, alla quale deve il suo nome. Questo non è un caso, perché i miei avi sono sempre stati attenti alle tradizioni ed avevano un intento comune: riprodurre l’originale olio taggiasco e farlo conoscere a tutto il mondo!

E per tornare alle origini, non potevano che piantare i propri olivi secolari nella fertile terra di Taggia, la madre delle primissime olive taggiasche medievali, giunte a Taggia grazie all’opera dei monaci benedettini, a cavallo tra il VI ed il VII secolo. Il progetto è nato perché volevano creare un prodotto senza eguali, creare una differenza tra le tipologie. Non tutti sanno che l’Italia è uno dei paesi che offre il maggior numero di varietà di olive, se ne contano oltre 350.

Il nostro intento, infatti, è sempre stato quello di dare un punto di riferimento unico, fondato su un’esperienza ormai secolare, e far conoscere questa eccellente varietà di oliva presentando un prodotto di alta qualità. Io proseguo questo sogno e questo progetto.

Lei di cosa si occupa esattamente in azienda?
Io mi occupo di tutto quanto quello che riguarda il marketing aziendale, alcune vendite, e di qualsiasi problematica abbia il cliente finale.

Oggi sempre più spesso si sente parlare di tradizione, di terroir, di sostenibilità, di innovazione, di tecnologia, bene, quali sono i vostri progetti in questa direzione?
ll nostro punto di riferimento unico è sempre stata la tradizione ed esperienza, ormai secolare, della produzione di un olio d’oliva di alta qualità. Per farlo, abbiamo ripercorso tutte le tappe a ritroso arrivando alle origini della coltivazione dell’oliva taggiasca doc quindi a tempi precedenti l’anno 1000; con costanza e dedizione abbiamo studiato e riprodotto l’originale olio taggiasco di Taggia, frutto della sua terra, acqua e brezza marina d’origine. Il risultato ha superato di gran lunga le aspettative!

Quale olio del suo frantoio farebbe assaggiare a una persona non esperta di olio, e perché?
Sicuramente farei assaggiare il nostro Alexander, olio estratto da un oliveto a 150 metri sopra il livello del mare. Un ottimo compromesso di sapori che rimanda al palato un gusto che varia tra i pinoli e la mandorla. È un olio di categoria superiore di prima spremitura, presenta un colore giallo oro ed un profumo Fruttato Medio Intenso.

Chi è il consumatore tipo di riferimento della sua azienda, a chi si rivolge il vostro olio?
Sicuramente il nostro olio è per tutti dall’amante del buon cibo, della buona cucina, a chi ricerca sempre i migliori prodotti da mettere sulla propria tavola. È un olio che si sposa bene con tutti i piatti, non copre le pietanze, ma ne esalta il sapore, cosa che dovrebbe fare buon olio extra vergine.

Tutti i produttori hanno almeno un proprio prodotto a cui sono molto legati, il suo qual è?
Bella domanda questa! Sono particolarmente legato a tutti i nostri prodotti, ognuno di loro mi ricorda qualcosa, la scelta è davvero difficile ma se devo pensarne uno, questo è sicuramente la Bottiglia Pupi. Bottiglia studiata e scelta appositamente per sostenere la Fondazione PUPI di Javier Zanetti.

Siamo particolarmente legati a questo progetto, perché, abbiamo avuto modo di conoscere sia Javier che sua moglie Paula, due persone meravigliose che aiutano con la loro fondazione tantissimi bambini. Anche noi nel nostro piccolo, abbiamo voluto essere partecipi del progetto ed abbiamo voluto creare questa bottiglia il cui intero incasso delle vendite sarà devoluto alla Fondazione. Così potremo aiutare le persone meno fortunate. Un piccolissimo gesto ma che se fatto tutti insieme, può cambiare il mondo in meglio.

Mi consigli l’olio di un’altro produttore o una regione di cui apprezza particolarmente la produzione?
Sicuramente no! Scherzo! In Italia abbiamo la fortuna di avere delle produzioni molto interessanti se parliamo di Frantoi. Meno interessanti sono le produzioni delle multinazionali, dove l’olio viene miscelato rovinandone il sapore, la bontà e l’autenticità. Apprezzo molto il lavoro ed i prodotti di alcuni frantoi sardi.

Ha un sogno nel cassetto?
Si, anche più di uno! Quello principale ed anche quello più egoista: vedere una bottiglia Olivaggia su tutte le tavole del nostro bel Paese, affinché le persone possano gustare, comprendere ed apprezzare la differenza tra un olio di frantoio ed uno industriale.

Olivaggia